
Come scegliere i tori da riproduzione migliori per la tua azienda
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Vacche perfette per i robot da mungitura: come scegliere la genetica giusta
28 Ottobre 2025La selezione genetica della Frisona Italiana è in continua evoluzione. Genomica, sostenibilità e adattabilità alle condizioni italiane stanno cambiando il modo in cui gli allevatori costruiscono le mandrie di domani. Abbiamo chiesto a Tommaso Carini, CEO di GenHome, di raccontarci la sua visione sul futuro della genetica bovina in Italia: quali sono oggi le linee più promettenti? Come scegliere i tori giusti? Quali caratteristiche cercano davvero gli allevatori italiani? Ne è nata una conversazione ricca di spunti pratici, pensata per chi vuole fare scelte consapevoli e guardare avanti con strategia.
8 domande a Tommaso Carini: guida pratica alla scelta dei tori genomici e alla selezione su misura
1. Quali caratteristiche genetiche cercano di più gli allevatori italiani?
«Gli allevatori italiani sono estremamente selettivi. Cercano vacche che abbiano forza latte, grande capacità corporea, efficienza alimentare e adattabilità alle nostre condizioni di mungitura. C’è sempre una maggiore attenzione alla resistenza alle mastiti, alla velocità di mungitura e alla corretta posizione dei capezzoli. Il tutto senza rinunciare a titoli alti, soprattutto per chi produce latte destinato alla trasformazione come il Parmigiano Reggiano».
2. Come stanno cambiando le priorità di selezione rispetto a dieci anni fa?
«Un tempo si inseguivano gli indici assoluti, oggi si lavora più a singoli obiettivi. L’allevatore vuole animali gestibili, longevi e redditizi. Si punta meno su indici compositi come TPI o PFT e si guarda più ad indici specifici. Inoltre, è aumentata la consapevolezza dell’importanza della variabilità genetica: è fondamentale evitare l’eccessiva concentrazione su poche linee o tori».
3. Quanto incide la genomica nella scelta dei tori e nelle strategie di miglioramento?
«La genomica ha rivoluzionato la selezione. Ma va usata con criterio. Un toro altissimo a TPI o Net Merit, se figlio di una manza mai andata in latte, può rivelarsi poco attendibile. Il valore di un toro genomico cresce se alle spalle c’è una famiglia con dati reali e confermati. Inoltre, i test genomici sulla linea femminile sono uno strumento potentissimo per individuare le famiglie più performanti nella propria stalla».
4. Quali sono i tratti innovativi che la ricerca sta portando avanti?
«Oggi si lavora su tratti legati all’efficienza alimentare, alla resistenza alle malattie e al benessere animale. Si cercano animali che abbiano fenotipi funzionali: groppa larga per facilità di parto, arti e piedi solidi, mammelle elastiche e longeve. E, soprattutto, vacche che sappiano fare latte in modo redditizio e sostenibile, con una trasformazione efficace della sostanza secca».
5. Quali sono oggi le linee genetiche di Frisona più promettenti secondo GenHome e perché?
«Negli ultimi anni, la selezione genomica sulla linea femminile ha accorciato moltissimo l’intervallo generazionale. Questo rende più difficile valutare la reale trasmissibilità dei caratteri. Per questo motivo, GenHome punta anche su tori genomici figli di vacche in latte, con lattazioni concluse e punteggi morfologici affidabili. Un pedigree solido conta ancora moltissimo: sapere “da dove arriva” un riproduttore aiuta a prevedere il suo valore reale nel tempo».
6. Ci sono linee genetiche emergenti all’estero che potrebbero avere un impatto anche in Italia?
«Sì, ma va fatta una distinzione. Molti programmi di selezione americani puntano tutto su classifiche internazionali (TPI, Net Merit), ma non sempre questi tori rispondono alle reali esigenze degli allevatori italiani. Ecco perché è importante affidarsi a realtà come GenHome, dove la selezione è fatta da allevatori per allevatori, con un focus specifico sulle necessità del mercato nel nostro Paese».
7. Come GenHome accompagna l’allevatore nella scelta del seme più adatto?
«Non ci limitiamo a proporre tori. Partiamo sempre da un’analisi della mandria: dati genomici, fenotipici e storici. Da lì costruiamo un piano genetico su misura, con tori diversi ma coerenti per obiettivi, in modo da mantenere alta la variabilità genetica e garantire una selezione efficace nel lungo periodo».
8. Come le nuove linee genetiche possono contribuire a rendere l’allevamento più sostenibile e redditizio?
«Una vacca longeva, sana, con buone attitudini produttive e riproduttive, è un investimento che si ripaga nel tempo. La sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica. GenHome lavora per selezionare animali che offrano reddito e semplicità gestionale, riducendo costi di intervento e aumentando le performance produttive con meno risorse».
La visione di GenHome per una selezione genetica su misura della Frisona Italiana
La genetica moderna non è più una questione di classifica, ma di scelte consapevoli. Ogni allevatore ha obiettivi diversi, e solo un piano genetico costruito su misura può garantire risultati duraturi. In un contesto dove la selezione italiana ha esigenze uniche, affidarsi a partner come GenHome significa avere strumenti e competenze per costruire il futuro della propria mandria.
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